Nei piccoli paesi le tradizioni hanno un sapore speciale: si attendono con grande gioia, sono precedute da una lunga e piacevole preparazione e regalano emozioni intense…
Voglio svelarvi quella che abbiamo ricordato qualche ora fa nel mio paese, Subiaco: la tradizione di Sant’Antonio da Padova.
La foto che vedete nell’articolo ritrae la statua del Santo che è custodita in un convento dedicato a San Francesco, di una straordinaria bellezza.

Si trova fuori dal caos del paese e per raggiungerlo si percorre una strada di ciottoli con un meraviglioso ponte a schiena d’asino dedicato allo stesso Santo a cui il convento è intitolato.
Un percorso immerso nelle meraviglie della natura con una salita che poi si appiana dolcemente e conduce ad una stradina di ghiaia che si apre in una piazzetta dove si trova proprio il convento.

Da qualche anno il convento ospita delle dolcissime suorine francescane che con premura custodiscono quelle tradizioni che stringono come un abbraccio.
La giornata di oggi è dedicata proprio al Santo di Padova la cui devozione nella mia famiglia è arrivata grazie alla mia amata Nonna Ines.
Un legame speciale legava lei a quel Santo ed ora che lei è volata via noi continuiamo a custodirlo.
Ogni 13 Giugno le suorine organizzano una giornata di festeggiamenti, all’insegna della semplicità e del senso di comunità.
In un solo giorno si uniscono messe, riti, benedizione del pane che viene distribuito ai fedeli alla fine di ogni celebrazione.
In tarda sera il Santo viene condotto per le strade cittadine, sorretto dalle spalle di un gruppo di uomini di età diversa, una mescolanza di storie e vissuti che solo a vederla emoziona.

Il Santo, ornato di gigli profumati, attraversa le strade, tra fedeli inginocchiati al suo passaggio per poi tornare in quel piccolo convento.
I festeggiamenti si concludono con uno spettacolo pirotecnico su una visuale del paese da togliere il fiato.
Un rito semplice, dal sapore d’altri tempi, complici le dolci suorine che donano il loro sorriso a chiunque scelga di unirsi a “quell’abbraccio di tradizione”.
Il loro sorriso ci ricorda che “Due cose, l’amore di Dio e del prossimo, rendono l’uomo perfetto”, proprio come Sant’Antonio insegnava.
