Mi sono sempre domandata come sarebbe un mondo senza di noi, le donne.
Senza la nostra determinazione, senza la possibilità di mettere al mondo la vita, privando così l’universo di quella magia che ci appartiene per natura.
Il termine donna contiene in sé la parola latina “domina” cioè signora della “domus”, della casa.
Originariamente quindi il ruolo della donna era strettamente connesso alla funzione da essa rivestita in ambito familiare.
Diversamente il termine uomo contiene la parola latina “humus” cioè terra. La natura dell’uomo dunque rimanda al concetto di umiltà contrariamente alla donna che già nella sua etimologia rimarca il ruolo del matriarcato nelle civiltà antiche e nelle culture del Mediterraneo.
La donna quindi come punto di riferimento, come perno familiare ma anche e soprattutto sociale.
In noi c’è un’innata capacità di pianificazione, di leadership che mette ancora oggi in difficoltà l’universo maschile, incapace in molti casi di accettare che la donna possa essere “domina” al di fuori delle mura domestiche.
Quante volte assistiamo all’ennesima notizia di stupro, di violenza sulla mente femminile per non parlare dei continui femminicidi che si stanno consumando nei nostri giorni?
Oppure al mancato riconoscimento delle nostre capacità lavorative, svilite da stipendi più bassi di quelli maschili o ancora la mancata pari opportunità a cui siamo arrivati soltanto a parole?
La giornata di oggi così come tutti gli 8 marzo che verranno, dovrà servirci per ricordarci quanto abbiamo ottenuto nell’anno precedente e per cosa invece dobbiamo ancora lottare.
Vogliamo forse rassegnarci a questa fastidiosa superiorità di alcuni maschi che per affermarsi e tentare di affossarci ricorrono al linguaggio della violenza?
Facciamo davvero così tanta paura da spingere quei maschi che mai definirò uomini a tirare fuori la loro natura peggiore per tentare di distruggerci?
Tutto dipende da noi: smettiamola di dividere le nostre forze per via di sciocche gelosie, di stupide manie e prendiamoci cura di noi.
Se ci teniamo tutte per mano, ogni giorno, la paura lascerà il posto al coraggio: se da sola una donna non denuncia, non affronta i suoi problemi, insieme alle altre lo farà sentendosi più forte.
Il fiore di questo giorno tutto nostro è la mimosa: avete mai notato come si presenta? Le sue foglie sono quasi delle mani a cui si attaccano quei profumatissimi fiorellini gialli come una catena di donne unite.
La mimosa rispecchia la nostra forza in quanto riesce ad attecchire su terreni difficili, rimanda alla parola latina “mimus” cioè a quella capacità di contrarsi se sfiorata ricordando così le sfaccettature emotive tipicamente femminili.