Diario di Vale, Il diario di oggi

Giorno 13, Caro diario

Caro diario,

la nostra Italia colpita dal coronavirus si è unita idealmente ad un grido di speranza affisso ai balconi con coloratissimi arcobaleni.

Il grido di cui parlo recita così:

ANDRA’ TUTTO BENE!

Ma conoscete l’origine di queste parole?

Per me è stata una vera e propria scoperta ed ha a che fare con una donna, la beata Giuliana di Norwich.

Era un’inglese vissuta tra il XIV ed il XV secolo di cui ignoriamo la date di battesimo e la famiglia di provenienza.

Quel che è certo è che la giovane, intorno ai 30 anni, si ammalò gravemente ma in quegli istanti la sua vita cambiò.

Iniziò ad avere visioni del Signore e alla fine la giovane, data per spacciata, guarì.

Questi dialoghi con Lui furono trascritti in un diario, le “Rivelazioni dell’amore divino”, un viaggio meraviglioso tra gli incontri spirituali della giovane con il suo amato Dio.

Giuliana aveva espresso tre desideri in gioventù tra cui una percezione, il più possibile fedele, dei dolori della passione provati da Gesù Cristo sulla croce.

Durante la sua malattia così, ella sperimentò sul proprio corpo ciò che il Figlio di Dio aveva sopportato:

ebbe visioni di sangue caldo che fluiva dal capo di Cristo trafitto dalle spine della corona.

A quel punto il suo corpo, nella parte superiore, si intorpidì del tutto: perse ogni sensibilità e credette di essere sul punto di morire.

Ma a quel punto Gesù le apparve e sussurrò al suo cuore:

“All shall be well” che significa proprio “Tutto andrà bene”.

Quali parole migliori allora se non queste per alimentare le nostre speranze?

Giuliana, come si legge nel suo diario, si interrogò sul motivo per il quale un Dio buono e giusto consentisse agli innocenti di soffrire.

Quante volte ci siamo posti questa domanda?

E soprattutto quante volte ce lo stiamo chiedendo in questi giorni?

Ed ecco la sua risposta: Dio solo è capace di trarre dal male un bene più grande come la stessa Giuliana ci insegna:

“Imparai dalla grazia di Dio che dovevo rimanere fermamente nella fede, e quindi dovevo saldamente e perfettamente credere che tutto sarebbe finito in bene…”

Buonanotte così allora, nella certezza che tutto finirà bene…

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