Diario di Vale

La mia “Libreria”

Vivo in un meraviglioso paesino dell’Italia Centrale: Subiaco, una comunità di circa 10.000 persone in provincia di Roma. Vi starete chiedendo: perché sta parlando del suo paese?!? Ve lo dirò subito:

Subiaco è la mia “libreria ideale” in cui conservo i miei pensieri e da cui traggo ispirazione.

Sono cresciuta qui, osservando tutte le mattine il paesaggio che potete ammirare in foto, facendomi rapire da quella maestosa bellezza come se ogni volta fosse la prima.

E’ a Subiaco che ho scoperto il mio più grande desiderio: comunicare con gli altri.

La scrittura per me era qualcosa di privato, proprio come quando da bambini si tiene un diario segreto con tanto di lucchetto chiuso nel cassetto del comodino.

Pian piano invece la mia famiglia ed i miei amici mi hanno spinto a condividere con chi mi circonda i miei pensieri: quella è stata la vera rivelazione.

Ho scoperto quanto la scrittura possa essere un atto di altruismo, di quanto sia soffocata se chiusa tra le pagine di un diario.

Mi sono ritrovata catapultata in un mondo totalmente sconosciuto, con un microfono in mano, una cartellina piena di pensieri, fissata dagli occhi delle persone che erano curiose di sapere quello che pensassi.

Ricordo ancora la prima volta: mi tremavano le gambe e per quanto cercassi di tenere la mano destra sotto controllo… Niente, il microfono vacillava come il mio cuore.

Da quel momento però non sono riuscita più a fare a meno di quella sensazione: la paura è diventata coraggio, le parole hanno iniziato a camminare forti sulle loro gambe ed io ho scoperto che di quell’adrenalina non ne avrei mai avuto abbastanza.

Con il tempo ho sperimentato varie forme di comunicazione, quella radiofonica così come la conduzione da un palco ed ho capito che la mia condizione ideale è vivere tra le parole.

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