Quante volte potremmo approfittare della vicinanza del Vaticano e goderci un pomeriggio immersi tra le bellezze che il genio dell’uomo ha saputo realizzare, lasciandoci cullare nell’abbraccio di Piazza San Pietro?
Magari un mercoledì mattina, durante una delle Udienze Generali di Sua Santità Francesco.
E’ quello che abbiamo vissuto questa mattina con la Comunitas Sublacensis, il corteo storico della mia amata città di Subiaco.
Proprio ieri sera, durante una delle riunioni organizzative per il corteo, riflettevamo se fosse o meno il caso di partire.
Non ci mancava certo l’entusiasmo o la voglia di trascorrere una mattinata in compagnia gli uni degli altri alla presenza del Papa.
Quello che ci stava scoraggiando erano le previsioni del tempo: qualunque meteo consultassimo sembravano non esserci possibilità di assenza di pioggia battente.
Alla fine abbiamo deciso di tentare e così questa mattina siamo partiti: le dame con le acconciature pronte, i nostri bimbi sonnecchianti ma felici di venire e gli uomini armati di ombrelli.
Parola d’ordine per tutti: sorrisi e speranza.
Sarà per questo che incredibilmente il sole è spuntato su Piazza San Pietro.
Dopo circa due ore di viaggio, tra forcine, lacche, vestiti indossati sul pullman (per via del ritardo dovuto al traffico) siamo arrivati in Vaticano: messi i piedi a terra una inspiegabile ma allo stesso tempo meravigliosa sensazione di pace ci ha pervasi.
Camminavamo come se non conoscessimo quei luoghi, con lo stupore dei bambini.
Papa Francesco, quasi come un nonno affettuoso con i suoi adorati nipoti, ci ha accolti in sala Nervi per evitare che ci bagnassimo. Quella sua voce tremolante per via dell’età ma credo anche per l’emozione che Lui stesso prova ogni volta che si trova di fronte all’affetto dei suoi fedeli non potrò dimenticarla mai.
Parole affettuose ma anche autoritarie come un nonno premuroso sa rivolgere alla sua famiglia, senza rimproverare ma inducendo alla riflessione.
Oltre alla meraviglia di Papa Francesco ho guardato con attenzione gli amici del corteo: sguardi pieni di affetto, gratitudine per un tempo imprevisto che ci ha permesso di uscire dalla Sala Nervi per scattarci qualche foto sul sagrato.
L’emozione di vedere il nostro Sindaco parlargli così da vicino, per la benedizione della Fiaccola Benedettina che domani inizierà il suo viaggio a Berlino.
Un fuoco che ogni anno divampa perincendiare l’Europa di quei valori che hanno fatto di Benedetto il Patrono europeo.
C’è un insegnamento che dobbiamo cogliere da quanto accaduto oggi: il sole può sorprenderci sempre, anche quando sembra impossibile.
E’ la bellezza dei doni inaspettati che sono poi i più amati.
Grazie Valentina. Hai descritto in modo perfetto un giorno che tutti ricorderemo a lungo. Anche io ho provato una profonda emozione e sono contento di essere stato lì. La Comunitas ha scritto un’altra bella pagina della sua storia.
È vero Valentina, giornata molto emozionante oggi. La presenza del Papa unita alla benedizione della Fiaccola sono state un momento toccante per il nostro corteo e per tutti noi!
Le tue parole fasciano il gruppo in un affettuoso abbraccio che rende ognuno piu orgoglioso di appartenere a questa realta’.
Le descrizioni piene di bei colori.