Diario di Vale

La forza delle parole!

Negli ultimi tempi ho avuto la possibilità di confrontarmi con persone diverse, in diversi ambiti e situazioni.

Quando mi capitano queste occasioni le colgo al volo: parlare con una persona infatti rappresenta per me un arricchimento importante, un modo per conoscere meglio prima me stessa ed i miei pensieri e poi chi ho di fronte.

Mi rendo conto, giorno dopo giorno, che comunicare con le persone è sì uno degli aspetti più naturali della natura umana ma al tempo stesso richiede un’attenzione particolare.

LE PAROLE HANNO UN PESO!

A dimostrarlo il fatto che una volta pronunciate non si può tornare indietro, così come una volta scritte restano indelebili.

Le parole riescono a farsi strada nella mente di una persona trasformandosi in pensieri che poi altro non sono che l’anticamera delle azioni.

Possono perciò arrivare a determinarne i comportamenti, ad alterarne l’equilibrio, a cambiarne le decisioni.

Oltre ad avere un peso però quello che mi ha sempre affascinata è che le parole hanno un potere.

Possono incoraggiare così come atterrire l’autostima di una persona, possono spingerti a superare i limiti così come sbatterteli in faccia mortificandoti.

E’ quello che da sempre mi ripete la mia mamma: ciascuno di noi ha il dovere di esprimere la propria opinione, di comunicarla alla persona con cui sta parlando a patto che chi ascolta non si senta mai giudicato.

Mi dice sempre così: “è il modo in cui dici il tuo pensiero a determinare la conseguenza alle tue parole, sii sempre gentile!”

Amando le parole allora ho scoperto quanto siano esigenti, quanta cura richiedano!

Quello però che percepisco è che l’attenzione alle parole si sta perdendo: siamo di fronte ad un vero e proprio impoverimento linguistico, non solo perché conosciamo sempre meno termini ma perché abbiamo perso quelle che definisco le parole dell’anima!

Stiamo smarrendo la comunicazione gentile che ci spinge a vedere nell’altro noi stessi, parliamo spesso senza preoccuparci di quello che la persona che abbiamo di fronte possa recepire, come se non ce ne importasse minimamente.

Sta lentamente scomparendo il piacere di conversare, da secoli riconosciuto come un valore fondante della vita dell’individuo.

Basti pensare che in età rinascimentale la buona conversazione rappresentava il dovere di qualunque dama o messere.

In questo gioco al ribasso linguistico le parole stanno smarrendo la loro vera natura: le abbiamo quasi private del loro significato, nascondendoci dietro sinonimi apparenti oppure cercando di stravolgerne la loro vera natura.

Riscopriamo allora il potere della parole!

Impariamo a controllare il tono con cui le pronunciamo e a riappropriarci delle conversazioni vere!

Abbandoniamo i social e quella violenza verbale che non fa altro che avvelenare gli umori, rimarcare vuote minoranze.

Usiamoli per celebrare la bellezza in tutte le sue forme, partendo proprio da quella linguistica!

Per me le parole hanno un peso, per te?

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