A volte basta pronunciare una sola sillaba per cambiare il corso della storia ma al tempo stesso pronunciarla richiede una certa dose di coraggio.
E’ quello che ci ha insegnato una sarta di colore, Rosa Parks, venuta a mancare proprio il 24 ottobre di 13 anni fa.
Rosa arrivava da una giornata di lavoro particolarmente pesante e, trovando un posto libero nella fila centrale, sull’autobus 2857 che avrebbe dovuto condurla a casa, aveva scelto di accomodarsi.
Fin qui nulla di sbagliato se non fosse che ad una determinata fermata era salito su quello stesso pullman un uomo bianco.
La giovane quarantaduenne conosceva bene le regole: avrebbe dovuto alzarsi così come chiesto dal conducente per cedere il suo posto all’uomo bianco.
Lei era una donna di colore e come tale avrebbe dovuto sedersi dietro, i bianchi dovevano andare davanti mentre i posti centrali erano misti: si potevano usare solo se tutti gli altri erano occupati lasciando la precedenza sempre ai bianchi.
Rosa avrebbe potuto scegliere di alzarsi, cedere a quel regolamento che faceva del colore della pelle il parametro con cui indicare dove sedersi.
Quel giorno però scelse di dire “NO” rifiutando di alzarsi.
Un semplice ma forte NO la rese l’eroina dei diritti dei neri, la bandiera della loro fierezza, il faro di cui si aveva bisogno per tentare di instillare il seme del cambiamento.
Rosa era stanca quel giorno e non certo per le sue attività quotidiane: la sua stanchezza derivava dal desiderio di non voler più subire.
Per dire No ci vuole coraggio e sincerità. Cominciamo a dire i nostri No senza esitare e senza essere falsi solo perché ci fa comodo! Io ho iniziato da tempo! So che anche tu hai iniziato…. Continua così! ❤