Diario di Vale, Il diario di oggi

Romeo & Giulietta, un amore lungo 425 anni…

Se c’è una cosa che mi affascina da sempre è senza dubbio l’origine delle storie, scavare in profondità per comprendere da dove tutto nasca prima ancora di compiersi.

Oggi allora voglio parlarvi di un giorno speciale, quello che ci avrebbe fatto dono di una storia d’amore tragicamente tormentata e forse per questo così meravigliosa ed indimenticabile.

Era il pomeriggio del 30 gennaio del 1595, ben 425 anni fa, quando un giovane e coraggioso trentenne scelse di mettere in scena la sua fatica letteraria: “The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet”.

Avete capito bene: quel giovane era proprio William Shakespeare che non si limitò ad essere l’autore della tragedia ma ne fu anche uno degli attori.

Siamo nella periferia di Londra in quel pomeriggio del 30 gennaio e Shakespeare non ha grande esperienza teatrale. Da soli tre anni si impegna in quel campo, certamente con grande dedizione.

Il bardo inglese in realtà ha attinto le linee guida della vicenda dal mondo classico.

Torna alla mente Senofonte di Efeso con la sua Ephesiaka, dedicata alla giovane innamorata che beve una pozione velenosa ma anche Ovidio che nelle Metamorfosi narra l’amore contrastato tra Piramo e Tisbe, destinato a terminare in tragedia proprio come nella vicenda di Romeo e Giulietta.

Il primo a parlare di Montecchi e Cappelletti (non Capuleti!) è invece Dante Alighieri nel VI canto del Purgatorio che però non allude a vicenda amorose ma ai conflitti politici che flagellavano le due famiglie proprio a Verona.

Tanti ancora furono gli autori che scelsero di narrarnele vicende rendendo questo tema famoso e conosciuto in tutta Europa.

E’ evidente dunque che le origini di una delle tragedie più famose del mondo affondino nell’antichità ma è Shakespeare a rendere eterna la gioventù di Romeo e Giulietta.

Un amore tormentato, nato sotto la cattiva stella dell’odio che non può in alcun caso portare frutto buono e che infatti epiloga nella morte.

Queste giovani vite vengono spezzate e il rischio di cadere nell’oblio viene però cancellato proprio da Shakespeare che ha il coraggio di sfidare la morte e di rendere il sogno d’amore di Romeo e Giulietta immortale.

Questo per dire che la storia si può fare ogni giorno: prima di quel pomeriggio del 1595 in fondo Shakespeare era un bardo come tanti.

Ma da quel 30 gennaio non solo lui ma il mondo intero avrebbe avuto in dono una nuova pagina di storia destinata a durare per sempre.

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