Ci sono giorni nei quali una canzone ha il potere di esprimere tutto quello che teniamo stretto nel nostro cuore, che riusciamo a comunicare con la forza di uno sguardo ma non con le parole…
Ricordo ancora la sensazione che ho provato appena ho ascoltato questa canzone degli Stadio, brividi fin sulla testa già dal titolo “Un giorno mi dirai”…
Perché mi ha colpito tanto?
Perché la canzone è rappresentata straordinariamente da un dialogo padre-figlia…
Una piccola bambina che, stretta stretta tra le braccia di suo padre, ascolta silenziosa la sua voce calda, con parole sussurrate all’orecchio che quando si è bambini non si riesce a comprendere del tutto…
Le parole sospese però restano nella mente, in età adulta riaffiorano per diventare quei consigli preziosi senza i quali percorrere la propria strada sarebbe troppo difficile.
Forse questa canzone ha uno spazio speciale nella mia playlist perché rappresenta perfettamente il rapporto con il mio papà.
Non ci sono giorni nei quali non ci diciamo di noi, delle nostre giornate, di come poter affrontare qualche difficoltà sul nostro cammino.
Quello che più amo del brano è la descrizione che di questo legame viene fuori…
Viene infatti descritto un rapporto diretto, senza filtri: lo capiamo dal passaggio in cui il padre non si nasconde mentre piange mostrando così alla propria figlia che le emozioni vanno vissute fino in fondo, con coraggio.
L’educazione parte secondo me dall’esempio più che dalle parole e con una dimostrazione simile la figlia non può far altro che confidarsi con il suo papà, anche dopo una delusione d’amore.
Per un uomo che ha deluso le aspettative c’è l’uomo della propria vita, il papà, pronto ad aprire ancora una volta le sue braccia per dirci che ogni giorno vale la pena di essere vissuto, anche il più buio perché il sole torna sempre.