Diario di Vale, Il diario di oggi

Una finestra sul mondo…

Il 21 settembre, esattamente come oggi, coincide con l’ultimo giorno dell’estate…

Solitamente rappresenta la stagione che amiamo di più: tante ore di sole, innumerevoli occasioni di interrompere la routine per tuffarsi in quella luce da cui ricaricare le energie…

Se dovessi paragonare la mia estate sceglierei esattamente questa immagine: una donna che osserva dal balcone ciò che accade attorno a lei.

Questo non significa che io non mi sia immersa in quel tuffo di sole e luce, anzi: sarà che son nata in agosto e di questa stagione non saprei fare a meno…

Ma, al tempo stesso, amo guardare ciò che accade attorno a me, mettermi in ascolto di quello che si muove, della musica che si produce da movimenti apparentemente impercettibili eppure immensamente sonori…

Forse amo immaginarmi affacciata perché è esattamente ciò che faccio ogni stagione: poco importa che sia estate o inverno, che sia una giornata di pioggia o nebbiosa.

Affacciarsi è il primo passo per mettersi in gioco perché per farlo bisogna aprire la finestra, uscire fuori e quindi aprirsi, lasciando la paura e l’indecisione alle nostre spalle…

È esattamente così che voglio salutare l’estate che sta per andarsene e accogliere a braccia aperte l’autunno che sta per arrivare.

Stiamo per vivere la stagione delle sfumature, quella del verde che muta in arancione, in giallo, quella della vita che va in pausa perché per rinascere occorre ossigenarsi, rigenerarsi e questo la natura ce lo insegna.

Cos’è allora l’autunno?!?

È la stagione della gestazione,

quella della nostra stessa vita che illuminata da una luce meno intensa ma ugualmente calda,

ci svela lati sconosciuti di noi,

di ciò che siamo e soprattutto di cosa stiamo facendo.

L’autunno è la stagione che precede il cambiamento,

come quella goccia che fa traboccare il vaso:

senza quei millilitri di acqua il vaso restererebbe colmo ma fermo.

E invece proprio quella goccia è il segno della rivoluzione e guai a non sperimentarne!

Resteremmo sempre e tristemente uguali a noi stessi: invece, proprio dalla metamorfosi che la natura muove attorno a noi, ci scopriremo cambiati attraversando un autunno caldo e profumato…

Io sono già sul mio balcone, e tu?

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