Il diario di oggi

Nel dubbio, io scelgo il congiuntivo!

Mi sono sempre interrogata sul motivo per il quale lentamente nella nostra lingua stia scomparendo l’utilizzo del congiuntivo.

Sarà perché la mia amata Prof. di italiano delle scuole medie Thea ci spingeva ogni giorno ad introdurlo nel nostro linguaggio correggendoci con una puntualità svizzera ogni qual volta spuntasse l’errore del momento.

Forse perchè per me identifica la straordinarietà della nostra lingua, l’italiano, certamente complessa ma così piena di sfaccettature capaci di rispecchiare i millenni di storia che la precedono.

Sarà che sono estremamente curiosa: amo scoprire qualcosa di nuovo, lasciarmi sorprendere e non avere mai un’opinione definitiva, insomma amo avere dubbi e spunti su cui riflettere, sempre.

Così questa mattina, mentre prendevo il mio caffè (uno dei pochi vizi a cui non riesco a rinunciare), mi sono imbattuta nelle parole del Rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei.

Quelle parole secondo me focalizzano perfettamente la vera problematica che si nasconde dietro questo fenomeno: tendiamo oggi a dare spiegazioni semplicistiche, a giustificare cambiamenti importanti con motivazioni troppo elementari.

Non possiamo affermare che si stia perdendo l’uso del congiuntivo solo per la legge dell’economicità cioè perché la lingua, nell’uso quotidiano, tende a mutare e a semplificarsi.

C’è di più.

Perdendo il congiuntivo, proprio come affermato dal Professore, stiamo perdendo uno degli aspetti più belli non solo della nostra lingua ma del nostro pensiero.

 

Il congiuntivo è esortazione, è dubbio e quindi confronto, dibattito.

Davvero stiamo smarrendo la capacità di confrontarci?

Siamo certi di poter fare a meno dei nostri dubbi, di riflettere, ricorrendo così alla certezza dell’indicativo?

Credo invece che in questo nostro tempo in cui le certezze non sono così  numerose, in cui noi giovani fatichiamo a capire davvero in che direzione indirizzare le nostre vite, in cui gli adulti faticano a dare risposte certe su qualunque campo, il nostro dovere sia recuperare proprio il confronto, il dibattito, lo scambio di opinioni.

Sarà meraviglioso riuscire a farlo guardandoci negli occhi, tornando alle chiacchierate nei bar, alle pizze tra amici, sottraendo ai social il potere che noi stessi abbiamo consegnato loro: vivere al nostro posto, creandoci un alter ego che nulla a che fare con la nostra natura ed il nostro pensiero.

NEL DUBBIO, IO SCELGO IL CONGIUNTIVO!

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